24.1.2023
Nel capitolo “amore e odio” de “L’amore primario” Balint osserva “noi odiamo le persone – anche se queste sono molto importanti ai nostri occhi – che non ci amano, e rifiutano, come partner, di collaborare malgrado i nostri sforzi per guadagnarci il loro affetto. Cioè evoca in noi le pene più amare, sofferenze e angosce del passato, e ci difendiamo contro il loro ritorno innalzando le barriere dell’odio, negando a noi stessi il bisogno di questa gente e la nostra dipendenza da loro. A modo nostro noi vogliamo confermare a noi stessi che questa gente – benché ci stia a cuore – è cattiva; che non dipendiamo più dall’amore di tutte le persone che ci interessano e possiamo fare a meno dell’amore di quelle che – tra loro – sono le più cattive.”
Balint M., L’amore primario, Raffaello Cortina Ed, 1991
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